Per Verstappen il sim racing ha grande potenziale: "Non è un gioco".

Oltre agli impegni della Formula 1, Verstappen ama tenersi occupato con le corse al simulatore nel tempo libero. Durante l'ultima pausa invernale, ad esempio, è stato molto attivo e ha partecipato al torneo "Real Racers Never Quit". Oltre a divertirsi, è anche bravo. Per esempio, è riuscito a vincere tre delle quattro gare a cui ha partecipato nel torneo.

Verstappen prende molto sul serio le corse simulate

L'olandese, quindi, considera le gare al simulatore come un'attività professionale. "No, non lo vedo come un gioco. Ovviamente ho il mio team di sim racing e quando vedo l'impegno che mettiamo prima di fare una gara, penso che sia molto professionale. È difficile da spiegare in questa sede, ma c'è molto da fare e credo che ci siano possibilità per i piloti di simulazione di passare alle corse vere e proprie, ed è una cosa su cui sto lavorando anch'io per renderla possibile".

Per Verstappen si può passare dal simulatore alle vere corse

Il futuro delle corse simulate, quindi, appare luminoso. "Quindi sì, sono tempi molto eccitanti, ci sono sempre cose che possono essere migliorate, ma è lo stesso per il nostro simulatore, non è mai perfetto. Si cerca sempre di evolvere e di rendere le cose ancora più realistiche, ma anche questo è molto eccitante per i prossimi anni, per vedere cosa è possibile fare. Ma sì, credo che creerà la possibilità di partecipare a gare vere e proprie. Non dico che forse si arriverà alla F1 in questo momento, ma c'è molto di più che la sola F1, quindi sì, ci sono tempi interessanti per questo".